In questo periodo in giro si vedono solo quattro tipi di persone: quelli che fanno i recap, quelli che li disprezzano, quelli che fanno i bilanci di fine anno e quelli che sottolineano il fatto che non faranno bilanci (sai quella cosa del voglio godermi tutto come viene).

Poi ci sono io, che non so esattamente cosa sto facendo ma sicuramente rientrerò in una di queste quattro categorie alla fine.

Sarà forse arrivato il tempo di scrivere una lettera alla me del futuro?
No, non credo, quella fa come le pare tanto e anche l’anno prossimo tra tasse, anticipi e commercialista si troverà con l’acqua alla gola e mille regali di Natale ancora da acquistare.

Non è che in un anno si può diventare qualcun altro. Anzi, solitamente non basta una vita per cambiare, figuriamoci cosa posso pretendere da me stessa.
Resto pur sempre una Gemelli. La stabilità è labile.

Però una cosa in questo 2022 è successa.

Voglio dirmi brava perché sono ormai undici mesi che lo sport fa parte della mia vita, e chi mi conosce sa. Ok, non sono mai stata una a cui piace stare a fare nulla, ho sempre occupato tutto il mio tempo (errore), ma non lo avevo mai fatto con lo sport, almeno non con questa costanza.

E devo ammettere che ci si sente bene per davvero.

È stato un anno incredibilmente altalenante per quanto riguarda il lavoro. Ci sono stati attimi di boom e poi la normalità. Clienti nuovi e qualche collaborazione in vista per il nuovo anno. Nel 2022 ho dovuto imparare a dire di no (spesso) perché ero arrivata ad un punto in cui gli esami mi stavano portando via davvero molto tempo.

Gli esami.
Un anno fa dicevo “mi mancano ancora quattro esami e non so quanto ci metterò”. Oggi dico: “Elisa gli esami li hai finiti esattamente un anno dopo, brava tu”.

Sì, sono fuori corso di quasi due anni ( a me non frega nulla ma ecco io rivedrei anche questo termine signor Ministro dell’Istruzione perché butta un po’ di ansia).
Sì, non vedevo l’ora di finire perché non ne potevo più di studiare.
Sì, la mia media è calata e fortunatamente la cosa non mi fa stare male.

E ora, che fai? Spero nulla. Anche se c’è la tesi da scrivere, ma non c’è fretta.

Mi voglio augurare un anno lento.
Di romanzi letti sul divano.
Di tisane.
Di bagni al mare.
Di aerei presi.

Mi sono anche iscritta a scuola di chitarra acustica.
Durerò? Chi lo sa. Questo 2023 ci darà una risposta.

Ma una certezza in questo anno c’è stata: il cibo resta ancora la mia passione più grande e tra gli antipasti io non so ancora scegliere.

Buon anno a chi trova il tempo di leggermi ogni tanto.

Elisa